La situazione nei paesi di matrice anglosassone è molto complessa e frammentaria. Non esistono vere e proprie leggi che disciplinano la figura del gamer o degli e-sport in generale.
Infatti, la situazione degli e-sports nel Regno Unito è complessa, poiché gli e-sports non sono formalmente riconosciuti dalla legge britannica come sport e non esiste un regime legale o normativo specifico applicabile agli e-sports, ma il Governo sta adottando misure atte al loro riconoscimento e alla crescita del movimento. Il Governo ha fornito finanziamenti all’industria dei videogiochi, sotto forma di sgravio fiscale dei videogiochi (VGTR), che consente un’agevolazione fiscale del 20% su tutti i giochi approvati dal Regno Unito.
Discorso diverso è da farsi per gli USA. Il mercato commerciale degli e-sport negli Stati Uniti è il secondo più grande al mondo, ma il paese è il primo per quanto riguarda gli investimenti nel settore. Da un punto di vista normativo, negli States i videogiochi competitivi non sono considerati uno sport e la legislazione che dovrebbe regolare i rapporti lavorativi rimane legata alla negoziazione privata; nel 2013, il Governo ha ufficialmente riconosciuto gli e-sport come sport, così ha permesso la qualificazione dei concorrenti di e-sport professionisti come atleti autorizzati a richiedere il visto P1A per lavoratore temporaneo nel paese; il visto è stato creato per facilitare coloro che cercano di entrare negli Stati Uniti esclusivamente allo scopo di esibirsi in una specifica competizione atletica, ma a livello normativo gli e-sports sono assoggettati alle leggi sul gioco d’azzardo che vietano di scommettere su un evento il cui esito è in parte aleatorio, per cui, per il legislatore statunitense, gli e-sport non sono 100% abilità e quindi non possono diventare uno sport a tutti gli effetti.
Sempre in Nevada, si stanno muovendo i primi passi per iniziare a formulare raccomandazioni sulle scommesse sugli e-sports. L’attuale regolamentazione in Nevada autorizza le scommesse sugli e-sports in base all’evento; ciò richiede agli operatori di presentare una domanda al Gaming Control Board per la verifica e l’approvazione per ogni competizione. Nel 2021, il Nevada State Bill 165 è stato convertito in legge, con la creazione di un comitato tecnico consultivo per fornire consigli e migliori pratiche in relazione alle scommesse sugli e-sports. Originariamente, il disegno di legge mirava a creare una Commissione di regolamentazione degli sport che funzionasse in modo molto simile alla Commissione atletica del Nevada che concede in licenza e regola sport come la boxe e le arti marziali miste.
Con la crescente popolarità degli e-sports, non solo a livello statale ma a livello mondiale, gli imprenditori dell’industria del betting invitano lo Stato del Nevada a trovare un modo per elaborare le proprie regole per fare in modo di poter scommettere su questo fenomeno nascente, dal momento che milioni di persone guardano le partite di e-sports online o in presenza. Secondo la proposta presentata, i bookmaker sarebbero autorizzati ad accettare scommesse sulle competizioni di e-sports senza l’approvazione speciale del Nevada Gaming Control Board (Ngcb); un emendamento specifico afferma che un bookmaker può accettare scommesse su eventi condotti da una lega di e-sports, a condizione che ottenga informazioni complete sul modo in cui gli eventi sono condotti dalla lega, comprese le sue regole. È inoltre necessario che il bookmaker ottenga informazioni complete che dimostrino che gli eventi saranno supervisionati in modo efficace, disporranno di garanzie di integrità in atto, avranno risultati verificabili generati da un processo affidabile e non influenzati da qualsiasi scommessa piazzata e altro ancora.